Chi siamo: storia del Rifugio Torsoleto
La posizione strategica in cui è collocato il Rifugio consente di effettuare numerosi itenerari senza alcuna difficoltà alpinistica articolati in una, due o più giornate di cammino: le valli sono ricche di fauna d’alta montagna e i panorami spaziano dalle Alpi Centrali al Monte Guglielmo, al Blumone, alla Concarena fino alla catena dell’Adamello e alla Valtellina col sovrastante Bernina.
La storia del Rifugio Torsoleto è legata a Battistino Bonali e Giandomenico Ducoli, alle loro imprese alpinisitiche, al loro stile di salire le montagne, alla loro vita, finita l’ 8 agosto 1993 a pochi metri dalla vetta dell’Huascaran Nord, in Perù.
Il tentativo di Battistino e Giandomenico, su una delle pareti più difficili del mondo, oltre agli interessi alpinistici, mirava ad attirare lo sguardo dei loro amici e di tutti gli amanti della montagna verso i poveri delle Ande (quei poveri aiutati dai ragazzi dell’Operazione Mato Grosso tanto cari a Battistino).
Il motto scelto per la spedizione dell’alpinista di Bienno era infatti
SALIRE IN ALTO PER AIUTARE CHI STA IN BASSO
Fu così che dopo la tragedia, gli amici più vicino ai due, decisero, per ricordarli di costruire un rifugio dedicato a loro.
La ricostruzione del Torsoleto (Ospedale militare durante il 1° conflitto mondiale), eseguita tra il 1994 e il 1998, ha visto circa 3.000 giovani (soprattutto ragazzi dell’Operazione Mato Grosso ma anche tanti amici di Battistino e Giandomenico), impegnati nei lavori di trasporto a spalle dei materiali di muratura (cemento, travi, mattoni, etc.), di raccolta pietre, di costruzione, …
Tutto il lavoro è stato svolto gratuitamente, nel rispetto della montagna, all’inseguimento del sogno di Padre Ugo , salesiano ispiratore dell’O.M.G., di educare i giovani lavorando gratuitamente per i più poveri.
Vuoi venire al Torsoleto?
La storia del Rifugio Torsoleto è legata a Battistino Bonali e Giandomenico Ducoli, alle loro imprese alpinisitiche.
SALIRE IN ALTO PER AIUTARE CHI STA IN BASSO